Sostenibilità svelata: greenwashing 📗

Greenwashing

\green-wa-shing\ s.m. [der. di green ‘verde’ e washing ‘lavaggio’]. 

Pratica ingannevole adottata da alcune aziende o organizzazioni che, per migliorare la propria immagine, presentano iniziative di sostenibilità ambientale superficiali o addirittura inesistenti. Il fine è convincere i consumatori che i loro prodotti o servizi siano più ecosostenibili di quanto siano in realtà.

Significato

Il termine greenwashing descrive una strategia di marketing attraverso cui un’azienda promuove un’immagine di sé attenta all’ambiente, senza però apportare cambiamenti concreti e significativi. In sostanza, si tratta di “verniciare di verde” la propria reputazione, pur continuando a operare senza veri sforzi per ridurre l’impatto ambientale.

Origini del termine

Il concetto di greenwashing è nato negli anni ’80, ma si è diffuso rapidamente con l’aumento della consapevolezza riguardo alle tematiche ambientali. È un termine che mette in evidenza come il marketing possa essere usato per manipolare la percezione pubblica, spesso a scapito di iniziative di sostenibilità genuine.

Esempi di Greenwashing

  • Prodotti che vantano etichette verdi o parole come “naturale” o “ecologico”, ma che non hanno certificazioni reali.
  • Aziende che promuovono piccole azioni ambientali mentre il loro core business continua a essere fortemente inquinante.

Impatto del Greenwashing

Il greenwashing può confondere i consumatori, rallentare i veri progressi verso la sostenibilità e danneggiare la fiducia nelle aziende che cercano di fare cambiamenti reali. È importante, quindi, essere critici e informarsi sulle effettive pratiche di sostenibilità adottate dalle aziende.

La tutela dei consumatori

La direttiva 2024/825/UE, che dovrà essere recepita dagli stati membri entro il 27 settembre 2026, introduce nuove disposizioni per contrastare il greenwashing ampliando la portata delle pratiche commerciali sleali vietate. Vengono colpite asserzioni ambientali generiche e non verificabili, affermazioni su prestazioni ambientali future prive di impegni chiari e dichiarazioni ingannevoli sulla circolarità e durabilità dei prodotti. La normativa mira a tutelare i consumatori garantendo trasparenza e credibilità nelle comunicazioni ambientali delle imprese.